E’ la stanza più condivisa di tutte le altre perché rappresenta una sosta obbligatoria per il pranzo e per la cena di tutta la famiglia. Il focolare domestico.
Fondamentale concetto della tradizione italiana.
Sin dalla tenera età, quando si assiste la mamma o la nonna nella preparazione dei pranzi, è qui che nascono le prime curiosità e perché no le prime esperienze che ci accompagneranno per la vita.
Anticamente la conformazione dello spazio cucina, era diverso da quello attuale, veniva vissuto come un vero e proprio laboratorio e tutto era più grande, dalla dimensione della quadratura, a quella del lavandino … del forno … del piano cottura, per non parlare poi della dispensa che spesso costituiva una stanza a parte.
Anche il tavolo era posizionato in una stanza a sé, la famosa “Sala da pranzo” che oggi è stata sostituita per lo più dalla zona living.
La conformazione e il modo di vivere la cucina sono cambiati per le diverse esigenze date dall’evoluzione della vita di tutti i giorni, Il laboratorio di cui parlavamo è stato sostituito da sofisticati elettrodomestici che si programmano a distanza e riescono a preparare pranzi e cene per te e i tuoi amici …. a loro manca solo il servizio a tavola!
Ciò che lega il passato al presente, parlando della cucina, è il concetto del focolare domestico. Resta comunque l’ambiente preferito dalla famiglia come momento di raccoglimento e di confronto.
L’opinione di Meka Arredamenti è questa.
Mediamente le case moderne presentano il 25% della dimensione totale dell’appartamento destinato alla cucina e alla zona pranzo. Ci sono poi situazioni in cui il soggiorno convive con questi spazi.
Si parla allora di LIVING.
Concetto importato dalle tradizioni anglosassoni, che risolve brillantemente anche le questioni “funzionalità”e “flessibilità”, quando ci si trova a dover fare i conti con piccoli appartamenti.
La progettazione di una cucina è più impegnativa di quella delle altre stanze proprio perché sono fondamentali gli “spazi ergonomici”, da conoscere e rispettare per rendere le operazioni di preparazione dei cibi il più funzionali e sicuri possibili.
E’ dalla dimensione della stanza e dalle esigenze di chi la abita, che dipende la composizione dei mobili di cucina. Si parla di cucina lineare se disposta su un’ unica parete; doppia composizione, se le pareti da attrezzare sono due ma indipendenti l’una dall’altra; ad angolo se le pareti sono due e congiunte in un angolo; ad isola se posta al centro di una stanza; a penisola se per tre lati è al centro della stanza e da un lato si congiunge ad una parete.
Il rilievo di tale ambiente va fatto tenendo presente che per poter comporre una soluzione adatta alle misure, sono necessarie:
Il rilievo è fatto!
Si passa ora alla scelta del modello. L’arredatore consiglierà al cliente il modello che più degli altri sarà in linea con lo stile scelto.
In commercio, di modelli di cucine ce ne sono tantissimi ed è per questo che la scelta può risultare molto difficile. E’ bravura dell’arredatore quella di proporre al cliente solo ed esclusivamente i modelli dello stile scelto che abbiano però delle caratteristiche diverse, per esempio: la componibilità (più o meno vasta, dipende dal fornitore), la tonalità del colore e ultimo, ma non meno importante, IL BUDGET previsto.
Adattare il modello al rilievo effettuato, sarà un gioco!
Dapprima si fa un disegno preliminare in presenza del cliente, per discutere le esigenze relative alla praticità e alla funzionalità della composizione, senza ovviamente per questo trascurare il fattore estetico. Poi si passerà allo sviluppo in 3D del progetto.
Finita questa fase si tirano le somme!
Il preventivo. E’ un operazione delicata e meticolosa in quanto ogni composizione può presentare fino a 60/70 voci da quantificare singolarmente.
Alla fine …..una dolce sorpresa….
La composizione scelta, al prezzo desiderato!
Infatti il prezzo non è altro che il risultato di un lavoro di squadra tra l’arredatore, il rivenditore ed il cliente. Un’ esperienza che darà i suoi “frutti tangibili”, al momento della consegna, quando il 3D diventerà realtà.
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