Per alcuni anni, l’arredamento etnico è stato di gran moda, tanto da rendere, per alcuni, la definizione generalista e onnicomprensiva, dato che nell’etnico andavano a confluire pregevoli manufatti, riproduzioni di oggetti d’epoca, mobili di qualsiasi continente, semplici tende coi colori delle spezie, tappeti andini o papiri dipinti.
E oggi? Colori, materiali e forme provenienti da paesi lontani, o capaci di evocarne l’atmosfera, hanno ancora notevoli potenzialità; tuttavia, per un risultato davvero elegante, meglio prendere coscienza di come, in una casa europea, un decor che guarda lontano darà il massimo se culturalmente filtrato dal gusto per l’esotico e il viaggio, e impostato tenendo conto delle caratteristiche delle stanze: seguendo una linea da “viaggiatore”, uno stile che potremmo definire “travel”, sarete anche in grado di mescolare, sempre con senso della misura, elementi giunti da luoghi differenti senza rischiare l’effetto bazar, o, peggio, accozzaglia.
Per prima cosa, valutate la dimensione dei vani che andrete ad arredare: locali grandi danno maggior respiro a uno stile che, nonostante i luoghi comuni, risulta piuttosto impegnativo.
Scegliete alcuni colori di riferimento, due o tre, e includete note più neutre, quali il grigio o il tabacco, per evitare un sovraccarico cromatico. Ricercate elementi tessili semplici nelle forme, ma di grande qualità. Evitate maculati, zebrati, stampati con palmizi e danzatrici, ed esaltate, invece, stoffe originali, anche se create per l’abbigliamento, come i sari indiani, un kimono, uno scialle africano.
Individuate pochi mobili di forte carattere etnico, da accostare a tavolini e complementi di coerente linearità, come quelli in wengé. Date infine, ma non con minore importanza, spazio alla dimensione del viaggio, quella che vi consentirà di conferire un’aria “global” al vostro arredo, soprattutto se non avete riunito cimeli di un solo luogo. Via libera, dunque, alle valigie vintage, ai bauli, ai mappamondi con fini decorativi e alle carte geografiche incorniciate. Se il tono è molto giovanile, perché non appendere tante cartoline ad uno spago sospeso lungo la parete, con mollette di legno? Un effetto sofisticato e minimal proverrà, invece, da una serie regolare di foto in bianco e nero in cornici identiche.
A completare stile e disposizione degli oggetti, subentreranno binocoli o cannocchiali, radici e rami dilavati dal tempo, scatole lignee per sigari e piccoli contenitori in cuoio, peltro, bronzo. Resistete alla tentazione dell’accumulo: piuttosto, se avete a disposizione un pezzo originale e di grande effetto, come una maschera o un bassorilievo, isolatelo e ponetelo in luce contro una parete con una tinta ad impatto e che sbalzi rispetto agli altri muri.
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