Il tappeto sta al confine fra il pezzo di arredamento e l’oggetto di decorazione. Le sue funzioni sono molteplici: è un complemento capace di conferire un aspetto diverso a una stanza. Regolando il colore e in più portare armonia fra pezzi non del tutto “amalgamati”.
In passato, a partire da corti e castelli, i tappeti avevano una grande importanza all’interno delle case. Quelli pregiati erano emblema di ricchezza e prestigio, perfino fra popolazioni dedite al nomadismo. Ai giorni nostri, manufatti orientali, semplici presenze tessili, tradizioni inglesi e francesi o creazioni di design sono dettagli che caratterizzano e testimoniano che nulla è stato lasciato al caso nella realizzazione di un ambiente. Si usa dire che i tappeti “completano” l’arredamento, ricoprendo un ruolo diverso eppure affine a quello dei tendaggi, fra luce, definizione di spazi, presenza di colori.
Nella scelta si dovrà prestare attenzione a forma, dimensioni e colore in modo da trarre il massimo da tale potenzialità, in un gioco di esaltazione reciproca con mobili e oggetti.
Un tappeto non deve essere pedissequamente coordinato con le forme ed i colori del resto della stanza: meglio, piuttosto, che rappresenti l’esaltazione di una nota presente ma poco marcata in tutti gli altri elementi. Ricordate che, pur stando a terra, le trame e i colori saranno molto notati: pensate a non farli stridere col pavimento, e giocate anche con i contrasti, ad esempio introducendo disegni complessi fra mobili dal rigore lineare, o smorzando l’opulenza di un decor carico con qualcosa di minimale.
Tutti sappiamo che perfino una stuoia definisce i contorni di una zona, ad esempio quella dedicata alla conversazione nel soggiorno: ma quali sono le dimensioni giuste da andare a considerare nello scegliere il tappeto di casa vostra? Dipende: la tendenza attuale vede il ritorno di grandi Kilim (o altre produzioni), tali da contenere divano, poltrone, tavoli. Questo modus operandi viene invece sconsigliato da chi sostiene che l’usura da contatto rovina l’ordito, e che le pulizie si complicano con una disposizione così.
Seguite dunque il vostro gusto, badando solo a evitare che la stanza appaia un mare in cui “galleggiano relitti”, a causa dei troppi vuoti, o a non inserire un gran numero di pezzi in ambienti relativamente angusti, dove garantirebbero l’impressione di un insieme confuso. Non sempre si pensa, poi, che anche le decorazioni sotto i piedi hanno un rapporto costante con la luce: una passatoia scura sta meglio in un corridoio luminoso, mentre un arioso piccolo punto rischiara una cameretta un tantino buia.
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