Una vera casa, qualsiasi casa, ovunque si trovi e qualunque tipologia la caratterizzi, dovrebbe rispondere ad alcuni requisiti imprescindibili. In poche parole, essere funzionale, piacevole da vivere e coerente con l’ambiente e soprattutto con chi la abita.
Questi aspetti divengono, se possibile, ancor più importanti nelle case delle vacanze, luoghi deputati al relax, auspicabilmente meno sovraccarichi delle abitazioni principali, ma di solito anche più piccole o con spazi non troppo funzionali, almeno a livello di planimetria.
Una casa al mare è un sogno per molti: però… perché fare come, appunto, molti, che finiscono con lo scegliere appartamenti già arredati senza personalità, o cadono nella facile tentazione di un tutto bianco nemmeno troppo comodo o di un tema esagerato, che fa assomigliare i soggiorni a stabilimenti balneari? Esistono le alternative!
Prima di scatenarsi con la decorazione, sarà bene considerare gli aspetti pratici. Al mare si può praticare senza troppo sforzo una felice decrescita domestica, riducendo il numero di suppellettili e accumuli vari. Ma gli spazi di contenimento servono comunque…quindi, se dovete scegliere un nuovo letto, valutatene uno con funzioni di contenitore, non sottovalutate l’utilità di grosse ceste porta tutto, che possono anche assumere un interessante valore estetico, a ingombro quasi zero, se poste sotto un rustico tavolo -magari perfino retto da cavalletti- o sotto una panca. Tavolini e comodini, se muniti di ripiani inferiori, servono anche da portariviste, e un baule, scelto nello stile e nel materiale più adatti all’arredo, dà un tocco sempre aggraziato e diventa il luogo dove sistemare borse da spiaggia, teli, cappelli e molti altri accessori.
Dicevamo che il “bianco totale” non è poi così comodo. Perché? Per una semplice ragione: se usare tende candide e abbondare anche con vernici di questo colore contribuisce senza dubbio a un effetto generale di freschezza, meglio invece evitare laddove la praticità sconsiglia: una vacanza al mare significa anche sabbia, impronte, tracce non sempre impeccabili… tutto questo non va d’accordo con arredi delicati, divani che non possono essere lavati di continuo, tappeti impeccabili. E poi, vacanze rivierasche possono far rima. Stilisticamente, con epoche e colori diversi: sono molto di moda le declinazioni costiere dello shabby chic, con mobili decapati, fari decorativi, vecchi oggetti consunti dal tempo, ma può essere divertente citare atmosfere “diversamente retrò”, ad esempio con l’uso di sedie Thonet e letti in lamiera o tubo metallico scuro, oppure inventare inserti delle vecchie cementine, le pavimentazioni dei primi decenni del ‘900, su top da cucina o tavoli, o ancora, senza eccedere, concedersi un ironico effetto caraibico fra l’amaca e un’alta poltrona in rattan, e da qui agli anni ’70 il passo è breve. Un cenno ai colori: il già citatissimo bianco è il classico assoluto, con il blu e l’azzurro.
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