Termine francese usato per indicare lo scrittoio o la scrivania. Deriva dalla parola burè, che nel medioevo designava il panno di lino grezzo che veniva steso sui tavoli usati dai chierici per scrivere. Il tipo più classico è il "bureau plat", costituito da un ampio tavolo rettangolare, ricoperto in cuoio o velluto, e da una fascia a tre cassetti; se il piano è sormontato da un rialzo a cassettini e scomparti, è detto "à gradin". Il "bureau Mazarin" viene comunemente considerato come la più antica forma di scrittoio; è un mobile costituito da due corpi laterali a cassetti, poggianti su quattro gambe ciascuno, e da un vano centrale chiuso frontalmente da un pannello. Nel periodo Luigi XV entrò in uso il "bureau a dos d'ène", una scrivania per signora di piccole dimensioni e dalle linee eleganti. E' caratterizzata da due piani per scrivere opposti, separati da un'alzata e coperti ciascuno da una ribalta, ed è dotata di una fascia sagomata a mantovana con cassettini. Se è provvista di una sola ribalta è detta "bureau en pente". Molto diffuso nel Settecento fu il "bureau à cylindre", caratterizzato da un'alzata – contenente cassetti e scomparti per il materiale di cancelleria – chiusa da una saracinesca a rullo rientrante.
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