“Decorazione” è un termine multiforme, non di rado usato per indicare qualcosa di superfluo, o, in positivo, il tocco differente che distingue oggetti, ambienti o scelte stilistiche.
In realtà, gran parte della decorazione di una casa può avvenire tramite elementi che hanno, in partenza, una loro funzione pratica: motivo in più per valorizzarne la portata estetica può essere la necessità di trasformare una casa, ma senza troppo impegno in lavori di ristrutturazione o grandi acquisti di arredi, magari perché l’appartamento è in affitto o comunque non si vuole spendere una somma cospicua.
Basta dunque ricordarsi che le tende non servono solo per schermare dalla luce o dagli sguardi indiscreti, le lampade a illuminare, parati e tappeti a rendere più calda una camera.
Partiamo dai tendaggi. Avete mai provato a considerarne, oltre che materiali e colori, anche le forme? Non esistono solo i consueti modelli con riloga o bastone oppure a pacchetto…e comunque una tenda morbida tenderà ad addolcire le linee, una rigorosa a spezzare, in un ideale gioco di contrasti. Si possono però prendere in considerazione teli etnici o antichi copriletti ricamati, che davanti a una finestra divengono punto focale di una stanza un tantino spoglia, oppure lunghe tende in lino o cotone, così lunghe da avere una sorta di strascico sul pavimento: non pratiche se ci sono bimbi o animali, ma ricche di un fascino trasandato e chic. Se il soffitto vi sembra basso, una tenda che scende direttamente da lì, senza spazi di stacco, allungherà la prospettiva. Un tocco romantico e inconsueto, che conferisce anche slancio alle finestre rettangolari, viene dai modelli regency: tende lunghe in tessuto tradizionale e foderate, anche in tinta contrastante, trattenute da cordoni o fermatenda non a mezza altezza, ma molto più in alto, a circa tra quarti della lunghezza del vetro.
Negli spazi piccoli, non bisogna rinunciare alle tende: piuttosto, sostituitele con qualcosa di piccolo ma caratterizzato, come un intreccio di nodi che richiama l’antico macramè, una tendina da bistrot in stoffa elegante, veneziane vivaci.
Le lampade conferiscono una buona percentuale di atmosfera agli ambienti con la loro luce calda o fredda, e con la posizione da cui questa viene fatta provenire: una luminosità diffusa è sempre più suadente del chiarore spiovente da un lampadario centrale, mentre determinate attività o le aree come scale e bagni necessitano anche di una valutazione tecnica e quantitativa del grado d’illuminazione. Ciò non toglie, però, che le lampade entrino in grande stile nel gioco del decorare: lo fanno con forme e colori dei paralumi, ma anche col raggruppamento di piccoli punti che scendono ad altezze sfalsate sopra un tavolo, o appliques poste non in noiosa fila, ma in un disegno insolito su una parete spoglia, o ancora con faretti che portano in primo piano un bel quadro per renderlo protagonista. Sempre con le lampade, si possono trasformare collezioni in punti focali, o creare angoli stravaganti con una piantana vintage o la creazione di un artigiano piuttosto che di un designer. Gli esempi potrebbero essere decine, e lo stesso vale per parati e tappeti: anche qui, oltre che elementi di colore, è importante vedere il loro ruolo prezioso nel delimitare zone, nell’inventare spazi.
?Un grande tappeto quadrato riproporzionerà una stanza stratta e lunga; una bella carta da parati su una parete e due pilastri contigui, a incornicare il letto, creerà una romantica alcova. Infine, siate cretivi: non sempre le cose devono…stare al loro posto. I parati possono andare sulle ante, o sui mobili, diventare runner o piccoli oggetti; i tappeti si trasformano in quadri, in copritavolo, trasformano gli sgabelli…
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